Chi decide di avviare un’attività e mettersi in proprio deve scegliere il regime fiscale e contabile a cui aderire. Scelta che deve tener conto delle caratteristiche dell’impresa e degli obblighi fiscali e contabili da rispettare per essere in regola con il fisco e con il codice civile.
Cos’è il regime fiscale?
Il regime fiscale, o più correttamente regime contabile, è un insieme di norme, obblighi e limiti che regolano la gestione della contabilità di un professionista o di un’azienda (ditta individuale o società). Contabilità che servirà poi per la redazione del bilancio, il calcolo del risultato d’esercizio come differenza tra ricavi e costi, e la compilazione della dichiarazione dei redditi.
I regimi contabili previsti dalla normativa vigente sono tre:
- Regime forfettario;
- Regime contabile semplificato;
- Regime contabile ordinario.
Regime forfettario
Il regime forfettario è un particolare regime fiscale per i professionisti e le ditte individuali con un fatturato massimo annuo di 65.000 euro, che permette di fruire di alcune semplificazioni fiscali e contabili.
Il regime forfettario permette di applicare sul reddito un’unica imposta sostitutiva del 5% nei primi 5 anni di attività e del 15% nei successivi, in sostituzione delle imposte sul reddito delle persone fisiche, delle addizionali regionali e comunali e dell’Irap.
Quali sono gli adempimenti ai fini Iva per i contribuenti che applicano il regime forfettario?
I contribuenti che applicano il regime forfettario sono obbligati o all’emissione ed alla conservazione delle fatture senza addebito dell’Iva, e al rilascio degli scontrini o ricevute fiscali.
Devono, inoltre, numerare e conservare le fatture d’acquisto e le bollette doganali.
Come si calcola il reddito e l’imposta?
Il reddito imponibile si calcola applicando al totale dei ricavi o compensi percepiti nel periodo d’imposta un coefficiente di redditività che varia in funzione dell’attività esercitata così come descritta nel codice ATECO 2007.
Sul reddito così determinato e al netto dei contributi previdenziali, va calcolata l’imposta del 5% o del 15%.
Regime contabile semplificato per cassa
Il regime semplificato per cassa è il regime fiscale per le imprese “minori”, con un fatturato massimo annuo di 400.000 euro nel caso di attività di prestazione di servizi e un fatturato massimo di 700.000 euro per le altre attività. Per i professionisti non c’è nessun limite di fatturato da rispettare.
Il regime semplificato può essere adottato da professionisti titolari di partita IVA, ditte individuali e società di persone, nonché da enti non commerciali che esercitano un’attività commerciale in via non prevalente.
Quali sono i libri obbligatori per i contribuenti che applicano il regime semplificato?
I registri obbligatori dei contribuenti nel regime della contabilità semplificata sono:
° registri IVA: con obbligo di registrazione di tutte le fatture di acquisto e di vendita, dei corrispettivi, nonché di tutti gli oneri deducibili ai fini delle imposte sui redditi e fuori campo Iva;
° registro degli incassi/pagamenti: con annotazione cronologica dei ricavi percepiti (incassati) e delle spese sostenute (pagate);
-
- in alternativa: l’impresa può evitare di tenere i registri degli incassi/pagamenti, con il dovere di annotare separatamente nei registri IVA, gli incassi e i pagamenti che non avvengono durante l’anno di registrazione delle fatture.
- un’ulteriore alternativa: l’impresa può tenere i registri IVA senza annotare incassi e pagamenti, con la presunzione che la data di registrazione dei documenti coincida con la data dell’incasso o del pagamento.
° libro dei beni ammortizzabili: con obbligo di annotazione di tutti i beni strumentali acquistati dall’impresa.
Come si calcola il reddito?
Il reddito dei soggetti in contabilità semplificata viene determinato secondo il principio di cassa facendo riferimento ai ricavi effettivamente incassati e ai costi effettivamente pagati, a prescindere dalla competenza economica.
Nel caso in cui il contribuente decida di tenere solamente i registri IVA, senza annotazione di incassi e pagamenti, si presume che la data di registrazione dei documenti coincida con la data dell’incasso o del pagamento.
Regime contabile ordinario
Il regime contabile ordinario è il regime fiscale obbligatorio per le società di capitali, gli enti pubblici e privati che hanno per oggetto esclusivo l’esercizio di attività commerciali. Le stabili organizzazioni di società ed enti non residenti e le associazioni non riconosciute e consorzi che hanno per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali.
Le ditte individuali, le società di persone e gli enti non commerciali, devono adottare il regime ordinario, se nell’anno precedente, hanno realizzato un fatturato superiore a 400.000 euro, nel caso di attività di prestazione di servizi, oppure superiore a 700.000 euro nel caso di altre attività.
Infine, i contribuenti che adottano il regime contabile semplificato possono esercitare l’opzione per l’applicazione della contabilità ordinaria.
Quali sono i libri obbligatori per i contribuenti che applicano il regime ordinario?
I registri obbligatori per i contribuenti nel regime della contabilità ordinaria sono:
° registri IVA;
° registro dei beni ammortizzabili;
° il libro giornale: con l’obbligo di registrazione cronologica di tutte le operazioni produttive di componenti positivi e negativi di reddito, movimenti finanziari inerenti all’esercizio dell’attività, nonché l’utilizzo delle somme percepite, ed estremi dei conti correnti utilizzati.
Le società di capitali sono obbligate, inoltre, alla tenuta dei seguenti libri sociali:
° il libro dei soci;
° il libro delle obbligazioni (se la società ha emesso un prestito obbligazionario);
° il libro degli strumenti finanziari;
° il libro delle adunanze e delle deliberazioni assembleari;
° il libro delle adunanze e delle deliberazioni dell’organo amministrativo;
° il libro delle adunanze e delle deliberazioni delle assemblee degli obbligazionisti, ( se la società ha emesso un prestito obbligazionario).
Come si calcola il reddito?
Il reddito dei soggetti in contabilità ordinaria viene determinato secondo il principio di competenza, facendo riferimento all’esercizio di maturazione dei ricavi e dei costi, indipendentemente dalla data di incasso dei ricavi o del pagamento dei costi.
Quindi, secondo il principio di competenza il periodo d’imposta coincide con la data di:
° consegna o spedizione per i beni mobili;
° firma del contratto per i beni immobili;
° maturazione dei corrispettivi per i servizi.