L’Orafo chi è e cosa fa?
L’orafo è colui che si occupa di ideare, progettare, realizzare e riparare gioielli ed altri oggetti in oro, platino, argento, pietre preziose o altri metalli nobili, in modo artigianale. Si distingue dall’orefice che, invece, è colui che possiede o gestisce un negozio per la vendita di gioielli, e altri oggetti preziosi, sia di produzione e lavorazione propria sia altrui.
Il lavoro dell’orafo è un lavoro molto affascinante, ed è sicuramente un mestiere che permette di essere molto creativi e di sfruttare la propria manualità.
E’ una professione che richiede molto lavoro, precisione e quindi, anche molta pratica, e va dal disegno del modello alla realizzazione o alla riparazione del gioiello; dalla lavorazione dei metalli, l’incisione, il trattamento con acidi all’incastonatura di pietre preziose.
È un lavoro che prevede la giunzione delle singole parti tramite saldatura, fusione, incollatura.
L’orafo può essere assunto da laboratori artigianali o industriali, o da negozi di oreficeria, oppure può svolgere l’attività in proprio.
Qual è il percorso formativo per diventare orafo?
Per svolgere la professione di orafo è consigliabile conseguire una qualifica professionale presso una scuola superiore ad indirizzo artistico. Il percorso si articola in due bienni e un quinto anno finale, al cui termine è previsto un Esame di Stato. È inoltre opportuno frequentare un Corso o una Scuola specializzata
Al termine della formazione è comunque necessario un periodo di tirocinio o stage, magari sotto forma di apprendistato presso laboratori orafi artigianali, per poter eseguire tutte le fasi della realizzazione dei gioielli.
Qual è l’iter burocratico da seguire per aprire un laboratorio orafo?
L’orafo è un’attività artigianale e pertanto l’imprenditore orafo, oltre ad aprire una partita IVA, è tenuto all‘iscrizione all’Albo delle imprese artigiane competente per territorio. Quindi, deve iscriversi all’INPS gestione artigiani, per i contributi previdenziali, e all’INAIL per l’assicurazione sugli infortuni sul lavoro.
Inoltre, l’attività di orafo è subordinata al deposito allo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) competente per territorio di una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) e alla presentazione contestuale di una domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
Dal 1 aprile 2010 queste pratiche devono essere inviate telematicamente tramite il canale “comunicazione unica” al registro delle imprese.
Comunque è bene precisare che per l’esercizio dell’attività artigianale di orafo è richiesta l’iscrizione nel registro degli assegnatari dei marchi di identificazione dei metalli preziosi presso la Camera di Commercio. Inoltre, il titolare deve essere in possesso dei requisiti morali e in particolare essere in gradi di dichiarare la non sussistenza di cause ostative ai sensi dell’art. 67 del d.lgs 159/2011 e degli artt. 11, 12, 92 del T.U.L.P.S. e, in caso di esercizio del commercio dei preziosi anche dei requisiti morali di cui all’art. 71 del dlgs 59/2012