Come si avvia un Albergo?
In base a quanto stabilito dalla Legge Regionale delle Marche n.40 del 5 dicembre del 1984, “si definisce attività ricettiva quella diretta alla produzione ed all’offerta al pubblico di ospitalità intesa come prestazione di alloggio e di servizi connessi.”
La stessa Legge, all’articolo 2, definisce “aziende ricettive alberghiere gli esercizi aperti al pubblico a gestione unitaria, offrono ospitalità al pubblico in uno o più stabili o parti di stabili.
La gestione unitaria dell’azienda può, fra l’altro, comprendere servizi di ristorante e bar.
E comunque, ai fini della classifica le aziende ricettive alberghiere devono possedere i seguenti requisiti minimi:
– capacità ricettiva non inferiore a sette camere;
– almeno un servizio igienico ogni dieci posti-letto;
– un lavabo con acqua calda e fredda in ogni camera;
– un locale ad uso comune;
– impianti tecnologici e numero di addetti adeguati e qualificati al funzionamento della struttura.”
Cosa serve per aprire un hotel?
A livello burocratico per aprire un albergo occorre:
- Aprire una partita Iva;
- Iscriversi al Registro delle Imprese;
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Presentare allo Sportello Unico Attività Produttive del Comune in cui ha sede l’immobile una segnalazione certificata di inizio attività (SCIA);
- Iscriversi all’Inail e all’Inps;( Dal 1 aprile 2010 tutte queste pratiche devono essere inviate telematicamente tramite il canale “comunicazione unica” al registro delle imprese.)
- Ottenere i certificati di idoneità dall’ASL.
I requisiti personali
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Aver compiuto la maggiore età;
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Essere residenti in Italia;
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Non avere dichiarazioni di fallimento;
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Non essere stati interdetti e non aver riportato condanne penali.
Requisiti della struttura
Per quello che riguarda invece i requisiti della struttura, ci devono essere:
° certificato della ASL (che accerti il rispetto delle norme igienico sanitarie obbligatorie)
° e quindi la rispondenza dello stato dei locali alle norme vigenti in materia urbanistica, edilizia e igienico-sanitaria;
° nonché il possesso dei requisiti obbligatori relativi al livello minimo di classificazione;
° la sussistenza della specifica destinazione d’uso urbanistica dei locali sede dell’attività;
° la stipula di polizze assicurative che tutelino titolare, personale e clienti;
° pagare la Siae nel caso in cui si preveda la diffusione di musica (compresa la radio) nei locali dell’albergo;
° ottenere il permesso per l’esposizione dell’insegna (e pagare la relativa tassa);
Ovviamente poi i locali devono avere tutti gli impianti a norma, l’allacciamento a tutte le reti e i sistemi di sicurezza e di antincendio necessari.
In caso di somministrazione di pasti e bevande
Il titolare deve aver ottenuto l’attestato SAB o di un titolo equivalente (per manipolazione di cibi e bevande);
°Il Corso HACCP per tutti gli addetti;
°e deve aver ottenuto il nulla osta sanitario da parte dell’Asl;
Per quanto riguarda la Denominazione della struttura ricettiva
Sono vietate in ambito comunale omonimie fra gli esercizi e indicazioni atte a creare incertezze sulla natura e sulla classificazione degli alberghi.
Invece la Classificazione delle strutture ricettive è di competenza della Regione.