Il Budgetary Control


Il Budgetary Control significa controllare la gestione di un’impresa: controllo che coinvolge tutti i settori aziendali dall’amministrazione, alla produzione, alla distribuzione.


E’ un’attività che si divide in più fasi:

Nella prima fase identifichiamo gli obiettivi strategici aziendali, di produzione e di vendita.
In seguito, cioè a consuntivo, misuriamo i risultati conseguiti.

Per poi confrontare gli obiettivi e i risultati conseguiti.

Infine, rileviamo,analizziamo ed interpretiamo gli eventuali spostamenti tra obiettivi prefissati e risultati effettivamente raggiunti, per apportare eventuali modifiche al budget, ed eventuali correzioni nella gestione della nostra impresa.


Il principale vantaggio del Budgetary Control è:


Che è un’attività che ci permette di individuare e verificare le cause degli spostamenti tra obiettivi prefissati e risultati raggiunti, e di attivare un’azione di correzione mirata.


Infatti, con un’attenta pianificazione degli obiettivi aziendali, riusciamo ad individuare con ragionevole certezza i ricavi da conseguire e le spese da sostenere.


Di conseguenza, riusciamo a trovare le soluzioni sulle principali cause che hanno portato minori ricavi o maggiori costi.


Un accurata elaborazione dei budget ci permette di raggiungere i nostri obiettivi, attraverso un graduale miglioramento della gestione aziendale.


Come si forma un Budgetary Control?


Inizialmente definiamo gli obiettivi generali del budget: il programma dell’azienda.


Quindi elaboriamo il budget delle vendite: cioè una previsione delle vendite e dei relativi ricavi,
che dovrebbe essere fatta mensilmente, o trimestralmente. Per redigere questo budget dobbiamo fare o un’analisi storica delle vendite degli ultimi 3 anni, o un’analisi di mercato, oppure un’analisi delle informazioni dello sviluppo delle vendite, degli ordini ricevuti o dei clienti.


Di conseguenza elaboriamo tutti gli altri budget:

Infatti, dalle previsioni sulle vendite ricaviamo il budget di produzione, che viene espresso in unità fisiche. Che in effetti è il volume di produzione calcolato a partire dal volume di vendita previsto, considerando le rimanenze iniziali e finali dei prodotti finiti.


Dal budget di produzione si ricavano il budget delle materie prime, il budget del costo del lavoro e il budget dei costi generali, quindi il budget delle rimanenze di magazzino, il budget degli acquisti ed il budget del costo del venduto.


Di queste previsioni, il budget degli acquisti considera le quantità di materie prime necessario per realizzare il volume di vendita previsto.


Che insieme al budget dei costi della manodopera diretta insieme ai costi generali di produzione, e alla variazione delle rimanenze di magazzino, otteniamo come risultato il budget del costo del venduto.


I budget fino ad ora nominati, sono utili per costruire il Conto Economico Previsionale dell’azienda.
Poi, insieme al budget degli investimenti e al budget finanziario si riesce a costruire anche lo Stato Patrimoniale.


Infatti, il budget degli investimenti definisce e programma gli investimenti in beni strumentali, le immobilizzazioni tecniche, macchinari, automezzi necessari per realizzare i piani di produzione, e perseguire gli obiettivi di medio lungo periodo.


Invece, il budget finanziario determina il fabbisogno finanziario dell’impresa, ovvero la necessità di apportare ulteriore capitale proprio in azienda, tramite conferimenti, oppure capitale di terzi, tramite finanziamenti.


Nella fase finale, cioè a consuntivo, confrontiamo i valori previsti nei budget con i valori realizzati, e mettiamo in relazione gli scostamenti con il comportamento di ogni singola unità operativa dell’azienda, con l’obiettivo di individuare ogni causa di responsabilità di dette differenze.

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